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BIENNALE DEL DISEGNO 2016

Profili del mondo
Rimini
23 aprile – 10 luglio 2016

La seconda edizione della “Biennale del Disegno” di Rimini, allestita dal 23 aprile al 10 luglio 2016, ha trasformato la località romagnola nella capitale del disegno d’autore. Ideata dal Comune di Rimini e dai Musei Comunali, la Biennale ha invaso il centro storico con ben 2000 opere distribuite in 29 mostre. Questa seconda edizione, intitolata “Profili del mondo”, ha difatti coinvolto i luoghi più attraenti e noti di Rimini, da Castel Sismondo a Palazzo Gambalunga, dal Complesso degli Agostiniani al Museo della Città. Grazie a partner come il polo museale dell’Emilia Romagna e l’Istituto per i Beni Culturali, “La Biennale del Disegno – Profili del mondo” si è imposta come una delle esposizioni più importanti del Paese, ricevendo prestiti prestigiosi da tutta la regione e da collezionisti privati.

Caratterizzate dagli accostamenti tra disegno classico e contemporaneo, le “mostre diffuse” propongono un percorso tematico capace di spaziare da Tiepolo, Guercino e Guido Reni a Mario Sironi, Schifano e Pericoli fino a Andrea Pazienza. Massimo Pulini, Assessore alla Cultura di Rimini: “Le 9 sedi che ospitano queste 29 mostre sono luoghi identitari, epicentri culturali della nostra città. Questi luoghi restituiranno ai visitatori l’ideale abbraccio della città”. Giorgio Baratti Antiquario ha partecipato all’importante evento col prestito del Martirio di Sant’Agata di Cesare Pronti e To Eugene Berman di Saul Steinberg. E, soprattutto, con l’esposizione della galleria di ritratti e della raccolta di caricature del Cenacolo Belgioioso, raffiguranti gli iscritti alla Società Artisti e Patriottica.

Saul Steinberg (Râmnicu Sārat 1914 - New York 1999): "To Eugene Berman"

Saul Steinberg (Râmnicu Sārat 1914 – New York 1999): “To Eugene Berman”

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CENACOLO BELGIOIOSO

Ritratti e caricature milanesi del Risorgimento
Teatro Galli – Piazza Cavour
23 aprile – 10 luglio 2016

Dalla presentazione di Massimo Pulini, Assessore alla Cultura di Rimini: Palazzo Belgioioso, a Milano e nella stagione risorgimentale, ospitava un cenacolo di artisti che, per proprio statuto aggiungeva alle pareti, il ritratto di ogni nuovo iscritto al circolo della patriottica. Artisti che ritraevano altri artisti dunque, che facevano da specchio nobile ad amici in posa. Il piglio, l’espressione pensante, il taglio della capigliatura, la cura dei baffi o della barba, il colletto inamidato e la vivezza delle pupille, fanno di questi volti un distillato dei singoli caratteri, ma nell’insieme un repertorio acuto e puntuale del senso morale e politico di alcune generazioni di italiani.

Questa serie di visi nitidi e sereni, colti nella dimensione feriale di una serata passata a discutere, con un bicchiere a portata di mano e il sigaro che forse li attendeva fumante nel portacenere, ai miei occhi significano molto di più degli stipati dipinti dalla tematica storica, che interpretano episodi del risorgimento nazionale, che dispiegano in immagine la retorica civile e politica del tempo. Con una straordinaria sintesi espressiva, colta nella sobrietà di un unico strumento d’indagine costituito da una matita nera, da un gessetto bianco per i punti di massima luce, col semplice supporto di un foglio di carta color pastello e con la dovizia di uno sguardo attento e misurato, si svolge la disciplina elegante di questi ritratti lombardi.

Una eleganza che dall’aristocrazia intellettuale si declina verso i connotati dell’incipiente mondo borghese, quasi senza soluzione di continuità. Tutto questo, grazie alla quantità dei volti ritratti, assume qualcosa di filmico, nel suo insieme. Si forma una specie di documentario che mette in sequenza le fisionomie e i pensieri, le attitudini e il temperamento di una schiera di pittori e di scultori che hanno segnato il gusto e il costume di una capitale culturale e politica tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo.

Biennale del Disegno 2016 - Cenacolo Belgioioso

Biennale del Disegno 2016 – Cenacolo Belgioioso

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I RITRATTI E LE CARICATURE DEL CENACOLO BELGIOIOSO

Per l’occasione sono stati pubblicati, dalle Edizioni Medusa e a cura di Fernando Mazzocca, i due cataloghi della mostra: il primo dedicato alla galleria di ritratti, il secondo alla raccolta di caricature.

Cenacolo Belgioioso – I ritratti

Cenacolo Belgioioso - I ritratti

Una straordinaria galleria di ben 150 ritratti, miracolosamente sopravvissuta nella sua integrità grazie a un provvidenziale intervento di tutela e alla sensibilità del suo attuale proprietario, Giorgio Baratti, alla dispersione del patrimonio artistico della Società degli Artisti e Patriottica, rappresenta una testimonianza fondamentale non solo per ricostruire la fisionomia artistica, ma anche il volto, attraverso l’immagine dei protagonisti della vita culturale italiana, di Milano dalla seconda metà dell’Ottocento fin oltre la Seconda Guerra mondiale.

Una raccolta di dipinti, statue, stampe e libri d’arte che “andò man mano arricchendosi per una ininterrotta produzione di ritratti di soci, nata senza direttiva, senza scelta di persone da effigiare, senza riguardo di meriti di nome e di anzianità, sicché accanto a ritratti di maestri sommi troviamo qualche nome ignoto, accanto a pittori e scultori di fama qualche pallido dilettante” come scrive nel volume lo storico dell’arte Fernando Mazzocca. Questi ritratti, quasi tutti inediti, ci restituiscono, con un’impressionante verità, la memoria di alcuni protagonisti dell’epoca, come Domenico Induno, Giuseppe Bertini, Eleuterio Pagliano, Sebastiano De Albertis, Federico Faruffini, Angelo Morbelli, Achille Beltrame, Giuseppe Palanti.

Un grandioso e quasi epico “come eravamo” emerge e si delinea attraverso i tratti fieri di questi volti consapevoli, di una bellezza virile che rimanda sempre anche a una forte dimensione interiore, a una tensione che doveva essere quella di quegli uomini impegnati a creare, anche attraverso l’arte e la cultura, una società migliore.

Cenacolo Belgioioso – Le caricature

Cenacolo Belgioioso - Le caricature

Oltre alla magnifica galleria dei ritratti, presentati nell’altro volume, è sopravvissuta alla dispersione del ricco patrimonio artistico della Società degli Artisti e Patriottica un’altra serie grafica che rimane un’importante testimonianza della storia artistica e sociale dell’Italia unita. Questa raccolta di caricature assume una testimonianza della dimensione mondana prevalente tra fine Ottocento e prime luci del Novecento.

Nella maggior parte dei casi sono gli stessi pittori a passare dal serio all’ironico e, dopo essersi ritratti in posa ufficiale, composta e talvolta compiaciuta, si divertivano a sbeffeggiarsi a vicenda. Palanti, Morelli, Martinenghi, Mossa o Bettinelli si cimentano, con piglio e sincerità, nel rito goliardico della caricatura.

Altri o le loro fedeli modelle ne fanno le spese, venendo trasformati in macchietta, vedendosi ridotti a una forma geometrica o finendo nella lente deformante delle mani più veloci e sarcastiche dell’universo artistico italiano. La sezione certamente più significativa è quella de “Le nostre modelle”. Si tratta di una strepitosa e divertente sfilata di volti di donne prevalentemente avanti con l’età, fissate ognuna in tratti ora mesti ora francamente comici, ma con un’invenzione ogni volta sorprendente.

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Rassegna stampa online

La Biennale del Disegno di Rimini (Panorama.it)
Cenacolo Belgioioso. Ritratti e caricature milanesi del Risorgimento (Biennaledisegnorimini.it)
Torna la Biennale del Disegno a Rimini (Ilrestodelcarlino.it)
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