TRA COLLEZIONISMO E STORIA DELL’ARTE
La collezione Giorgio Baratti – Milano
Fra i sogni di un antiquario che faccia il proprio lavoro animato da un amore sincero per l’arte, un po’ come il fervore che accende le passioni di un collezionista, vi è quello di imbattersi in un capolavoro. Se poi l’antiquario di concede il lusso di sognare ancora un po’, ecco che s’immagina che quel capolavoro venga riconosciuto tale dagli studiosi e dalle istituzioni.
In un primo momento, appena mi sono reso conto di una crisi così grave e così lunga, sono stato pervaso da una grande paura. Col passare del tempo, dopo un’attenta riflessione, sto iniziando a capire che questo “momento globale” può diventare una grandissima opportunità. Stavamo correndo forzatamente verso il nulla, “tutti o quasi”, sempre. Ogni valore perduto: l’arte, l’amore, l’amicizia, la solidarietà, il bisogno di fare qualcosa per gli altri!
Giorgio Baratti appartiene alla storica categoria un tempo definita dell’amateur-marchand e si muove tra quadri, sculture, libri e infine problemi di storia artistica con eguale interesse.